Card. Bagnasco: le situazioni di bisogno fanno emergere la rete d’amore nella quale viviamo

GENOVA – “La festa della Madonna della Guardia fa emergere i sentimenti più profondi dello spirito, le nostalgie che abitano il cuore”. Con queste parole il Card. Angelo Bagnasco ha aperto l’omelia questa mattina, durante la celebrazione dell’Eucaristia al Santuario della Guardia sul Monte Figogna. La pena che ogni genovese porta con maggiore peso nel cuore, ha sottolineato il presule, è il dolore e il lutto per il crollo del ponte sul Polcevera. “Le tragedie mettono a nudo la nostra fragilità – ha spiegato il Card. Bagnasco – Dio ci ha creati così, bisognosi gli uni degli altri, con la spinta a condividere le gioie, ma anche a chiedere aiuto, a mettere insieme la speranza, a sostenerci nella fiducia… Ecco perché possiamo vedere, dentro ad ogni situazione di limite e di bisogno, non solo un peso da portare, ma anche un dono da cogliere e una responsabilità da abbracciare”.
“La cosiddetta “qualità della vita” è questa: la non solitudine, la rete d’amore nella quale viviamo!” ha concluso Bagnasco chiedendo alla Madonna della Guardia che ci aiuti a condividere i disagi degli altri con umiltà e coraggio, con forza e determinazione.