Decapitò lo zio, confermata la condanna a 30 anni per Borgarelli

Una foto del Palazzo di Giustizia di Genova. 09 settembre 2015. ANSA/LUCA ZENNARO

LUMARZO –  La corte d’Assise d’appello di Genova ha confermato la condanna a 30 anni per Claudio Borgarelli, l’infermiere che due anni fa uccise e decapitò lo zio Albano Crocco nel boschi di Lumarzo. I giudici hanno escluso la premeditazione e confermato la sussistenza dei futili motivi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo investigativo, Borgarelli uccise lo zio perché non voleva che passasse sul suo terreno (fonte Ansa.it).