Rito delle ceneri in Cattedrale. Il vescovo: la Quaresima, tempo di slancio verso Dio

CHIAVARI – La Quaresima non è un tempo oppressivo, ma un tempo di slancio verso Dio. A ricordarlo il vescovo Diocesano Alberto Tanasini che, nel pomeriggio, ha presieduto il rito delle ceneri nella Cattedrale di N. S. dell’orto a Chiavari. Il vescovo ha ricordato tre atteggiamenti per mettersi in cammino e tornare a Padre, in un percorso personale di conversione: la preghiera, la penitenza, la carità. Di seguito un’ampia sintesi dell’omelia del vescovo.

Quello che vivivamo a cominciare da oggi è un tempo favorevole, come ci ha ricordato l’apostolo Paolo. Non dunque un tempo oppressivo, ma un tempo di slancio. Verso Dove? Verso il Padre! Gesù ha insistito su questo. Cerchiamo di vivere sotto lo sguardo del Padre. Sotto lo sguardo del suo amore misericordioso “Il Padre tuo che vede nel segreto”. Cercare un rapporto più profondo, più filiale col Padre. Noi cerchiamo la sua Misericordia. Ed è bello ritrovare le braccia del Padre che ci accolgono e ci portano a casa. Questo è il nostro cammino Quaresimale. Tuttavia dobbiamo anche ricordare che l’amore di Dio non è un amore sdolcinato. Dio non lo si può prendere in giro. Proprio perchè l’amore di Dio è vero forte… geloso, quindi esigente. E’ l’amore che permette anche la prova e mette alla prova. E’ l’amore del Padre che corregge il figlio. Non per esprimere la sua rabbia, ma per desiderare il suo bene. E questo allora dà il tono al tempo penitenziale. Siamo consapevoli delle nostre insufficienze dei nostri peccati dei nostri trascuratezze, del come tante volte non ci rendiamo conto di questo sguardo buono che si china su di noi. Ecco l’invito a ritornare, a convertirci, a ritornare più in profondità a Lui a questo amore. Ancora una volta il Vangelo ci ha ricordato come metterci in cammino verso il Padre. La preghiera: trovare un po’ più di spazio di preghiera, non solo come invocazione, ma anche come riflessione. Perchè non pensare qualche momento della gionata al Signore. Perchè non leggere qualche pagina della Parola di Dio. Perchè non trovare il raccoglimento nel segreto. La Penitenza, cioè opere che esprimono la volontà di questo ritorno al Padre anche rinunciando a qualcosa. Una vera conversione ci dice che cosa puoi fare per essere un po’ diverso, un po’ più figlio, per cambiare qualcosa di te con il suo sostegno. Per rinnovare la tua vita. L’elemosina. A questo punto credo che tutti noi abbiamo molto da riflettere perchè l’elemosina non è solo il piccolo obolo che possiamo dare, ma accorgerci del povero, non passare oltre, senza vederlo. Riservare il sorriso e la parola buona. E poi aprire il cuore all’accoglienza. Non ci accorgiamo che si indurisce il nostro cuore nelle paure, il nostro cuore diventa arido, tutto preso da sè stesso, tutto impaurito, non si apre allo sguardo del Signore che ci viene attraverso lo sguardo di colui che mi chiede accoglienza. Cambiare il cuore, portare il cuore ad essere di carne e non di pietra. In questo modo noi davvero facciamo quel cammino di conversione che il Signore ci chiede e alla Pasqua potremo essere un po’ più nuovi. Che il Signore ci aiuti. Noi siamo qui a fare una celebrazione con un gesto significativo. Non rimanga l’unico gesto della quaresima. Sia un gesto consapevole, convertiti e credi al Vangelo. Sia la guida della tua vita, la parola di Dio ci dice questo oggi. Ringraziamo il Signore di darci la grazia di cominciare questo cammino.