Lavagna: rammarico dei commissari, ma fiducia sulle sorti del Comune

LAVAGNA – Il primo atto che la commissione prefettizia dovrà approvare sarà la presa d’atto della sentenza con la dichiarazione del dissesto finanziario dell’ente. Una decisione, quella della Corte dei Conti che ha bocciato il piano di rientro dalla situazione debitoria in cui si trova il Comune di Lavagna, che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ai commissari che in questi ultimi due anni hanno guidato le sorti dell’amministrazione comunale. Chiamati in causa per debellare le infiltazioni della malavita che avevano portato allo scioglimento del consiglio, la commissione si è trovata ad affrontare un altro, non meno importante, scoglio che gravava sul futuro della cittadina. Il piano di rientro elaborato, con il quale il Comune avrebbe cercato di ripianare con il tempo tutti i debiti, non ha ricevuto però il via libera. Dichiarato il dissesto, una commissione del ministero prenderà in mano la situazione contabile dell’ente affiancando gli uffici, calcolerà la massa passiva e, sulla base delle disponibilità residue, avvierà il pagamento dei creditori. Per i prossimi 5 anni le aliquote comunali resteranno ai massimi, mentre con il piano di rientro a partire dal 2021 avrebbero potuto iniziare a scendere. Detto questo, per i cittadini le cose non cambieranno più di tanto, i servizi saranno comunque garantiti. Dal punto di vista finanziario, il futuro sindaco avrà margini di manovra limitati ma potrà ripartire da zero senza portarsi dietro il pesante debito accumulato in questi anni.

Per quanto riguarda invece il discorso dell’organico dell’ente, sovradimensionato rispetto alle reali esigenze del comune, non ci saranno tuttavia esuberi e mobilità passive in quanto a riportare la situazione alla normalità ci hanno pensato i pensionamenti.