CARASCO – Un boato nel cuore della notte sveglia i residenti di Carasco: sono le
3.51. Ignoti hanno appena fatto esplodere il bancomat esterno della filiale della Banca Carige in via Montanaro Disma. L’esplosione – avvertita quasi come una bomba – fa saltare il terminale, sparge detriti ovunque, rovina anche una parte dell’interno della banca. Sono i Carabinieri di Chiavari a condurre le indagini, è stata una mattinata di lavoro intenso. La certezza è che il tentativo di furto è fallito: nonostante la detonazione, spiega il Comandante Angelo Gerardi, la paratia interna non ha ceduto e i cassetti del bancomat sono rimasti integri. Secondo una prima ricostruzione dei militari, i ladri avrebbero poi forzato la porta d’ingresso all’istituto anche in questo caso senza riuscirsi. D’altra parte, il botto aveva a quel punto svegliato mezzo paese, imperativo dunque darsi alla fuga. I Carabinieri stanno lavorando in queste ore proprio a ricostruire il percorso dei ladri.
Due le novità: intanto, dalle immagini della videosorveglianza esterna alla filiale della Carige e di quella del Comune, le forze dell’ordine pensano di aver individuato la vettura. Anche alcuni testimoni ascoltati dopo il fatto hanno fornito dettagli per individuare il mezzo con il quale i malviventi hanno raggiunto Carasco. Un altro dato importante, ricostruito dai militari – spiega sempre il Comandante Gerardi – è il numero dei ladri: secondo le immagini dovrebbero essere non meno di quattro persone. I Carabinieri sono al lavoro anche sui tabulati dei cellulari. Secondo Gerardi, che ha una grande esperienza al Sud Italia, quella di stanotte a Carasco è una tecnica utilizzata di frequente al Meridione, a Roma e anche sulla fascia adriatica.
Il bancomat viene interessato da una miscela di ossigeno e acetilene che produce un gas esplosivo capace di smurare o far saltare via lo sportello.
In questo caso i soldi sono rimasti all’interno: forse anche grazie alla modernità dell’impianto – ipotizza Gerardi, il colpo non è andato a segno.