Papa all’Angelus: col diavolo non si dialoga mai!

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa all’Angelus ha ricordato che “la tentazione è il tentativo di percorrere vie alternative a quelle di Dio”. Dopo l’Angelus, Francesco ha chiesto di pregare per i migranti che fuggono dalla guerra e ha reso noto che, a causa del raffreddore, non parteciperà quest’anno agli Esercizi Spirituali per la Curia romana, che inizieranno questa sera ad Ariccia. Il Papa ha spiegato che seguirà le meditazioni unendosi spiritualmente alla Curia.

Di fronte alle tentazioni, c’è una via maestra da seguire. Papa Francesco, legando le sue parole all’Angelus con quelle del Vangelo odierno incastonato nel tempo di Quaresima, ricorda che tale via è quella percorsa da Gesù nel deserto, dove affronta le tentazioni del maligno. Il diavolo prima suggerisce a Gesù, che ha fame, di trasformare le pietre in pane. Ma la risposta è netta: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Poi il diavolo chiede a Gesù di sperimentare la fiducia in Dio, di gettarsi dal punto più alto del tempio perché sarebbe stato soccorso dagli angeli. “Chi crede – sottolinea Francesco – sa che Dio non lo si mette alla prova, ma ci si affida alla sua bontà”. Per questo, Gesù risponde al diavolo con queste parole: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”. Nella terza tentazione, il maligno offre “una prospettiva di messianismo politico”. Ma Gesù, ricorda il Pontefice, “respinge l’idolatria del potere e della gloria umana” e, alla fine, scaccia il tentatore dicendogli: “Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”.