Vivo padre Maccalli. Scrive padre Armanino: tocchiamo con mano l’imprevedibilità della speranza

NIAMEY – Padre Pier Luigi Maccalli è vivo. A dimostrarlo un filmato di 24 secondi che sarebbe stato girato nel nord del Mali pochi giorni fa. Il gruppo jihadista responsabile del suo rapimento ha contattato indirettamente il quotidiano Avvenire. In un fermo immagine compare anche un altro rapito, Nicola Chiacchio. Il religioso della SMA era stato sequestrato la sera del 17 settembre 2018. Abbiamo chiesto a padre Mauro Armanino, missionario SMA di Casarza L. a Niamey, di scriverci un commento. Eccolo:

“Conosco Ibrahim, il direttore della pubblicazione di AIR INFO, giornale virtuale di Agadez, che ha comunicato la notizia della copia del video ricevuto dal Mali, nel quale Pierluigi e Nicola Chiacchio danno segni di vita. La voce dei due stanchi ostaggi conferma non casualmente la data. Era il 24 marzo scorso, data anniversario dell’uccisione del vescovo del Salvador Oscar Romero. Da una testimonianza all’altra, da un martirio all’altro. Come sempre morte e vita si congiungono in un abbraccio inaspettato all’alba. Scrivevo recentemente che la realtà è ostinata e non si lascia facilmente ingannare da chi vorrebbe metterla in una registro notarile. Il Coronavirus non è il tutto della realtà, neppure se ad esserne colpito è soprattutto l’Occidente e finora limitatamente l’Africa. Proprio in questa settimana santa così atipica, un’altra realtà si apre una feritoia nelle litanie di liste di nuovi infetti e di strategie di confinamento adattato ai nostri Paesi. Il coprifuoco in vigore a Niamey da qualche giorno non ha impedito alla notizia di passare. La conferma che GiGi è in vita, cosa che qui non abbiamo mai dubitato, arriva come l’elemento che, in questo transito verso la Pasqua, fa toccare con mano l’imprevedibilità della speranza. Penso alla sua famiglia, provata da mesi di silenziosa e dolorosa attesa, alla sua diocesi fedele nel ricordo mensile di preghiera pubblica per la sua liberazione, alla comunità missionaria ferita dalla sua assenza e, soprattutto, alla sua gente, quella dalla quale Pierluigi è stato violentemente strappato. Ci vorrà tempo, prima che la pietra che chiude la tomba della prigionia sia definitivamente fatta rotolare lontano. Anche da noi, lo crediamo, ci sarà una tomba vuota perché i due ostaggi, dopo un terribile tempo di trattative coi rapitori, siamo definitivamente risorti. Proprio quel giorno, allora, sarà Pasqua”.

Mauro Armanino, Niamey, settimana santa 2020