Padre Olivo Pallanch: 95 anni di vita, 71 di sacerdozio, con il sorriso di un cuore aperto

CHIAVARI – “Una giornata semplice, come tutte le altre, festeggiando con qualche amico”. Così Padre Olivo Pallanch, dei padri Scolopi di Via Rivarola a Chiavari, ha sintetizzato il suo 95esimo compleanno, celebrato ieri, in compagnia di pochi amici più vicini al religioso, ma in condivisione di cuore con tante persone. Perchè Padre Olivo è un punto di riferimento per i tanti frequentatori della piccola chiesa intitolata a San Giuseppe Calasanzio, nel cuore del centro storico chiavarese. Lì, ogni giorno, transitano in molti: chi per la confessione, chi per una semplice preghiera, chi per partecipare alle celebrazioni liturgiche. A tutti si manifesta il sorriso aperto e gioviale di Padre Olivo, sempre pronto all’ascolto e ad un suggerimento fraterno. Nato a Mezzolombardo in provincia di Trento il 10 giugno 1925, per Padre Pallanch l’età non è l’unico traguardo considerevole raggiunto. Ordinato il 29 giugno 1949, tra pochi giorni festeggerà 71 anni di sacerdozio. “Per ora sono 70” sottolinea il presule, ricordando la festa celebrata lo scorso, proprio nella Chiesa di Via Rivarola, alla presenza del vescovo Alberto Tanasini. Un momento per rendere grazie al Signore per il dono di questo sacerdote che dal 2003 è l’anima della piccola comunità dei religiosi presenti a Chiavari, avendo svolto in precedenza il suo apostolato prima a Savona, a Roma e succesivamente a Milano per 33 anni, prendendosi cura dell’educazione dei figli delle famiglie operaie della periferia. E’ stato anche in alcune parrocchie genovesi, fra cui quella di Cornigliano, dove è stato punto di riferimento sia per la celebrazione dei sacramenti che per la pastorale, ma, soprattutto, per la cura delle anime in cerca di confronto. Conforto che non è mancato anche in questo tempo di pandemia a quanti, affacciandosi all’interno della chiesa di San Giuseppe, troveranno il sorriso di Padre Olivo ad accoglierli.