Liguria: 2131 denunce per infortunio sul lavoro da Covid-19

GENOVA – L’assenza dal lavoro per contagio da Covid è stato parificato dall’Inail come infortunio. Tra gennaio e fine maggio, le denunce all’ente nazionale di assicurazione sono 47.022 in tutta Italia, 2.131 in Liguria. L’aumento, coincide, nei tempi, al periodo di allentamento delle misure di lockdown del 18 maggio. Nella nostra regione, dieci casi si sono rivelati mortali, il 4,8% del numero nazionale, che ammonta a 208 decessi. Più colpite le donne – 69,6% contro il 30,4% degli uomini – e le fasce d’età tra i 50 e i
64 anni e tra i 35 e 49 anni. La provincia di Genova è quella che ha fatto registrare più casi, 56,3%, Savona il più basso, 7,1%. Per quanto riguarda l’industria e i servizi, primo posto come numero di denunce per la sanità e l’assistenza con il 75,3%, seguono amministrazione pubblica, noleggio e servizi di pulizia, commercio e navigazione. Le professionalità invece più colpite sono quelle dei tecnici della salute – 45,1%, poi infermieri, medici, oss, ausiliari ospedalieri, assistenti e accompagnatori per disabili ma anche impiegati di segreteria, personale dell’istruzione e dei servizi di pulizia di alberghi, uffici, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli. Ora, si va verso nuove aperture mentre si conclude la sesta settimana dopo la riapertura del 4 maggio, in un quadro, quello ligure, sostanzialmente incoraggiante.