Blocco degli sfratti, Confedilizia: “Per tante famiglie è venuto meno una fonte importante di reddito”

TIGULLIO – A fronte del blocco degli sfratti si fa sempre più pressante il problema di tante famiglie che, non potendo contare sulle mensilità come fonte del proprio reddito, si trovano in difficoltà economica e in alcuni casi con rate di mutui da pagare e dover sostenere spese condominiali che dovrebbero essere a carico degli inquilini morosi. Il tutto, senza alcun risarcimento da parte dello Stato; anzi, persino con l’obbligo di versare l’Imu. Lo denuncia la Confedilizia del Levante che ha voluto sottoporre all’attenzione delle istituzioni la necessità di una modifica dell’attuale normativa. Il drammatico specchio della crisi della proprietà è l’aumento del 63% degli immobili che finiscono all’asta” denuncia Vincenzo Nasini presidente di Ape Confedilizia Genova. L’associazione chiede l’anticipazione di tre mesi del blocco degli sfratti per le morosità pre-covid, la cancellazione dell’Imu 2021 per tutti i proprietari interessati con erogazione di indennizzi adeguati. “Misure minime che si limiterebbero ad attenuare, non certo a cancellare, gli enormi danni causati dal blocco a tante famiglie di piccoli risparmiatori” conclude Nasini.