“Il viaggio in Iraq si fa, con le difficoltà dovute alla situazione sanitaria”. A confermarlo oggi il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, nella conferenza stampa di presentazione del viaggio apostolico. “Si dovrà tenere conto del Covid e delle misure sanitarie imposte dal Paese, ecclesiastiche e governative. Sarà un gesto d’amore, e come tutti i gesti d’amore è un gesto estremo”. Con l’eccezione di Erbil – ha fatto notare Bruni – il Papa non incontra folle: siamo nell’ordine delle centinaia di persone, qualcuno in più a Qaraqosh, e all’aperto. “Il viaggio si farà, come ha detto il Papa, anche solo per permettere agli iracheni di vederlo in televisione e di sapere che è nel loro Paese. Questo conta”.