Crisi industriali: aperti in Liguria sette tavoli con il coinvolgimento di quasi 3.500 lavoratori

GENOVA – Liguria risulta essere la seconda regione al Nord dopo la Lombardia per tavoli di crisi aperti al Mise: sono 7 con il coinvolgimento di quasi 3500 lavoratori più l’indotto. Le realtà lavorative coinvolte sono l’ex Ilva e Piaggio Aero (ciascuna con 1100 lavoratori), passando da Bombardier (400 lavoratori), Italiana Coke (250), Sanac (100) e Funivie Spa (80). A queste vertenze si è recentemente aggiunta quella di Leonardo BU Automation (400 lavoratori coinvolti). “È giunto il momento di trovare soluzioni vere, e ciò può essere fatto solo attraverso il confronto sindacale – dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria – Il perdurare di questi tavoli di crisi che non trovano soluzione è anche sintomo dell’incapacità di dotarsi di politiche industriali, che non significa solo l’intervento o meno dello Stato nel capitale delle società, ma investire in ricerca, innovazione, digitalizzazione e tutela delle nostre produzioni di eccellenza. Serve una governance condivisa sul Recovery Plan con l’obiettivo di irrobustire il tessuto produttivo ed aumentare i posti di lavoro.”.