Proteste a Cuba, don Claudio Arata: “Noi stiamo bene, vi chiediamo di pregare”

CUBA – A Cuba la gente è scesa in strada per una delle manifestazioni antigovernative più forti dagli anni Novanta ad oggi. La situazione è insostenibile: problemi economici storici, cibo e medicine che scarseggiano, pandemia fuori controllo e mancanza di elettricità fino a 6 ore al giorno hanno fatto esplodere la protesta. “Noi stiamo bene” rassicura da Santo Domingo don Claudio Arata, sacerdote chiavarese fidei donum a Cuba, che aggiunge: “La gente ha paura, è stanca, non ha speranza e non vede responsabilità e aiuto da parte del governo”. Davanti alle proteste, prosegue Arata, Cuba – “come tutti i paesi non democratici e autoritari – nega i problemi, agisce con la repressione, con arresti e con soluzioni drastiche come togliere internet dentro e fuori il Paese”. Un prete cubano di una diocesi vicina è stato arrestato mentre difendeva un giovane dalla polizia. Ieri, decine di imbarcazioni hanno lasciato il porto di Tampa in Florida per raggiungere le acque internazionali al confine con Cuba e dare un segnale di vicinanza alla popolazione. Chiude don Claudio: “Vi chiediamo di pregare per il bene del popolo, per il dialogo, l’ascolto, l’unità, la pace e la salute”.