Addio a Don Dallorso, il sacerdote burbero, dal cuore aperto

DIOCESI – L’atteggiamento burbero, ma il cuore sempre aperto all’ascolto e alla conversione. La fotografia di don Alessio Giuseppe Dallorso, per molti semplicemente don Giuseppe. Era parroco emerito di Santa Maria di Nazareth a Sestri L., la comunità alla cui guida era rimasto per ben 31 anni, uno dei tanti traguardi record tagliati dal sacerdote, insieme ai 103 anni di vita e ai 80 di sacerdozio. Nato a Lavagna il 5 aprile 1918, era entrato in seminario a 11 anni, ordinato sacerdote l’8 marzo 1941. Sin da subito gli fu affidato l’incarico di seguire la formazione dei giovani seminaristi prima come vice rettore e padre spirituale del seminario, poi rettore dal 1949. A Sestri L. era arrivato nel 1966 per affiancare mons. Giovanni Battista Trofello nella guida della parrocchia di Santa Maria di Nazareth, comunità della quale diventerà parroco nel 1969. Incarico, quest’ultimo, che ricoprirà sino all’anno 2000. In Basilica fece restaurare il Santo Cristo, immagine tanto cara ai sestresi, e realizzare la nuova canonica, seguendo i criteri del Concilio Vaticano che prevedeva la vita comunitaria dei sacerdoti. Nel 2000 si era trasferito alla casa del Clero alla cui realizzazione contribuì lui stesso. Quando Mons. Alberto M. Careggio venne nominato Vescovo di Chiavari, don Dallorso andò sino ad Aosta per presentargli il progetto di una struttura che accogliesse i sacerdoti anziani ed ammalati, progetto che venne realizzato a metà degli anni ’90. Determinato e intelligente, ha sempre conservato la capacità di arrivare sino in fondo alle cose, superando gli ostacoli più grandi, ma, al tempo stesso, capace di fare passi indietro di fronte agli errori, con umiltà. Grazie al suo appoggio, nel 1974 nacque a Sestri L. il gruppo neocatecumenale, che oggi conta 400 persone. Nel 2011 era stato nominato cappellano di sua Santità. Una delle ultime apparizioni in pubblico era stata in occasione dei suoi cento anni. Al termine della Messa in Cattedrale, aveva ricevuto il saluto affettuoso di tanti fedeli, giovani e anziani, accorsi per ringraziare il “loro don”. Per tutti don Pino aveva avuto un pensiero di incoraggiamento, con l’invito ad essere gioiosi nella vita, come don Dallorso è stato sino all’ultimo istante della sua esistenza terrena.