Siccità, la Regione scrive ai Comuni: necessarie azioni di limitazione dell’uso dell’acqua

Vietato annaffiare giardini e prati, lavare piazzali e cortili, le auto, è vietato riempire le piscine private, fontane e vasche da giardino. Sono le misure ritenute necessarie dalla Regione per limitare l’uso dell’acqua potabile per finalità diverse da quelle igienico sanitarie o alimentari. Il documento è stato inviato ai Comuni e agli Enti di governo degli Ambiti per il servizio idrico. Una decisione presa dopo aver letto le ultime analisi, che mostrano una Liguria in situazione di criticità – soprattutto nel ponente – in quanto continua a non piovere significativamente. Un problema iniziato già in autunno, e ora aggravato dall’aumento delle temperature – giugno ha valori ben al di sopra della media – dalla scarsità di piogge e dall’aumento dei consumi in ragione della stagione turistica. Anche le portate dei corsi d’acqua sono significativamente inferiori alla media stagionale, nel ponente ligure addirittura prossime ai minimi storici. Il bacino del Po è al massimo livello di severità idraulica, mentre quello dell’Appennino settentrionale è a severità media, ma se è plausibile che si raggiunga a breve il massimo livello anche per questo bacino. È già in sofferenza idrica l’invaso del Brugneto, nell’entroterra genovese. Le previsioni non sono dunque ottimistiche: addirittura si prefigura un mese di luglio con precipitazioni sotto la media o al massimo coincidenti, con temperature molto elevate. I divieti, spiega pertanto l’assessore regionale alla protezione civile, sono necessari per prevenire un aggravamento della situazione e scongiurare nei prossimi mesi estivi il rischio di razionamenti di acqua e disagi concreti a residenti e turisti. È bene agire fin da subito, prosegue, auspicando il più presto possibile un intervento del Governo con misure specifiche. I Comuni intanto sono invitati a far rispettare i divieti per contenere l’uso dell’acqua potabile, attuando anche un’attività di vigilanza e controllo.