
ALBENGA – Ancora una volta è la zona di Albenga a fare i conti con il fuoco. Circa un centinaio di Vigili del Fuoco, suddivisi in quindici squadre da Genova, Piacenza, Cuneo, Torino e Bergamo, e una settantina di volontari antincendio boschivo hanno lavorato per tutto il giorno per spegnere l’incendio che è scoppiato sabato sera, nella zona di Arnasco e Villanova di Albenga, in provincia di Savona.
Se in un primo momento la situazione sembrava sotto controllo, nella notte fra domenica e lunedì le fiamme hanno ripreso forza, e il fronte del fuoco ha iniziato a minacciare infrastrutture e abitazioni.
Due case sono inagibili. Una è bruciata, e i danni al tetto hanno danneggiato gravemente anche il piano di sopra. In tutto sono quattro gli sfollati. Grazie al lavoro di Protezione civile e forze dell’ordine, nessuno è rimasto ferito. Circa un centinaio di persone la scorsa notte in via precauzionale hanno lasciato le case; per loro si deciderà questa sera se sia opportuno o meno dormire a casa.
Resta chiuso l’aeroporto di Villanova d’Albenga, che viene usato come base per i due canadair e l’elicottero che stanno continuando le operazioni di spegnimento.
E’ un incendio di proporzioni molto vaste: al momento si stima che sia bruciata un’area di 400 ettari, ossia il doppio rispetto a quanto era bruciato fino ad oggi; per questo i sindaci, che hanno partecipato ad un riunione di coordinamento con l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, hanno parlato di una situazione con pochi precedenti. Coldiretti ha rimarcato anche le conseguenze sulle attività agricole e la floricoltura. Diverse aziende sono state danneggiate