Il Papa: “Oggi stiamo vivendo la terza guerra mondiale”

“E oggi stiamo vivendo la terza”

Papa Francesco da voce a quello che è già una realtà: un conflitto che insanguina un Paese e genera dolore in tutto il mondo. Lo fa all’Udienza generale, senza citare quell’espressione, “terza guerra mondiale a pezzi”, che ha ripetuto più volte in passato. Lo fa nei saluti ai pellegrini di lingua polacca perchè il primo settembre del 1939 la Germania invase la Polonia e questo di fatto ha scatenato la Seconda Guerra mondiale che ha provocato la morte di quasi settanta milioni di persone. Ogni anno in questa data in Polonia si svolgono commemorazioni. Un’aggressione che ricorda le vittime di oggi ma di quella lezione il mondo sembra non avere memoria

La memoria delle esperienze passate vi spinga a coltivare la pace in voi stessi, nelle famiglie, nella vita sociale e internazionale.

La pace come auspicio da nutrire nell’intimo e poi nella società e a livello globale: pace invocata tante volte e che ancora oggi spinge Francesco a guardare a quanto accade nel cuore dell’Europa dal 24 febbraio scorso:

Preghiamo in modo speciale per il popolo ucraino.

Nel contesto di una terza guerra mondiale, il Papa ha voluto ricordare un altro fronte, quello iracheno: nei saluti ai pellegrini di lingua italiana Francesco ha espresso preoccupazione per i violenti avvenimenti di Baghdad che, nello stallo politico e nelle molteplici difficoltà economiche e sociali ha visto l’assalto alle istituzioni, manifestazione del disagio generale, legato alla comunicazione delle dimissioni del leader sciita, il religioso Moqtada al-Sadr. Una trentina i morti e centinaia i feriti.

Domandiamo a Dio nella preghiera di donare pace alla popolazione irachena. L’anno scorso ho avuto la gioia di visitarla e ho sentito da vicino il grande desiderio di normalità e di convivenza pacifica tra le diverse comunità religiose che la compongono. Dialogo e fraternità sono la via maestra per affrontare l’attuale difficoltà e arrivare a questa méta.