Il Papa ai leader religiosi: cura, pace, fraternità, creato

Fratelli e sorelle, perchè creature: scaturisce da questo assioma la riflessione che Francesco ha proposto al settimo Congresso dei leader delle religioni, davanti a circa un centinaio di imam, patriarchi, rabbini, monaci buddisti, muftì e diplomatici e rappresentanti di organizzazioni internazionali, provenienti da cinquanta Paesi. Con un invito a professare la religiosità autentica.

È venuta l’ora di destarsi da quel fondamentalismo che inquina e corrode ogni credo, l’ora di rendere limpido e compassionevole il cuore. Ma è anche l’ora di lasciare solo ai libri di storia i discorsi che per troppo tempo, qui e altrove, hanno inculcato sospetto e disprezzo nei riguardi della religione, quasi fosse un fattore di destabilizzazione della società moderna

Le religioni, ha aggiunto Francesco, non sono un problema, ma parte della soluzione per una convivenza più armoniosa, per ispirare le scelte da prendere nel contesto delle crisi geopolitiche. Di qui, un richiamo alla libertà religiosa, e al diritto di rendere pubblica testimonianza del proprio credo, senza proselitismi, ma valorizzando i tratti specifici di ciascuno, senza uniformarli.
La pandemia, ha aggiunto il Papa, ha evidenziato i quattro stili globali di cui si avverte urgente necessità, specie nel tempo post pandemico.

La seconda sfida è quella della pace

“Come possiamo pensare che gli uomini del nostro tempo, molti dei quali vivono come se Dio non esistesse, siano motivati a impegnarsi in un dialogo rispettoso e responsabile se le grandi religioni, che costituiscono l’anima di tante culture e tradizioni, non si impegnano attivamente per la pace?”

La terza sfida è quella dell’accoglienza fraterna, e questo si rende evidente di fronte al ggrande esodo delle popolazioni mondiali: saremo veramente umani se avvertiremo come nostre le fatiche degli altri

L’intervento del Papa si è concluso con un invito al cammino comune

“Non cerchiamo finti sincretismi concilianti, ma custodiamo le nostre identità aperti al coraggio dell’alterità, all’incontro fraterno. Solo così, nei tempi bui che viviamo, potremo irradiare la luce del nostro Creatore”