Bando stadio Chiavari, Gozzi: “richieste e valutazioni del tutto illogiche”

Richieste e valutazioni illogiche e irrazionali da parte del Comune di Chiavari: queste le motivazioni che hanno spinto la società calcistica Virtus Entella a ricorrere al Tar della Liguria presentando lo scorso 12 luglio un ricorso, con richiesta di sospensiva, per l’annullamento della gara per l’affidamento dello stadio comunale di Chiavari. Lo ha confermato la stessa società denunciando il comportamento ostile dell’amministrazione che si è tradotta in un capitolato e un piano finanziario anche questa volta, il primo bando lo ricordiamo era andato deserto, che a detta del suo presidente non rispecchiano la reale e corretta dimensione economica e di destinazione d’uso dell’impianto. Gli introiti sarebbero stato sovrastimati per giustificare un canone annuale di 60 mila euro, con tariffe di affitto proibitive soprattutto per le società dilettantistiche.

Gozzi respinge anche al mittente l’accusa del comune secondo la quale la società in realtà voglia ottenere una contropartita economica da parte dell’amministrazione, come prevedeva il precedente bando di affidamento.

La palla passa adesso comunque nel campo del Comune in attesa del pronunciamento del Tar. La squadra intanto da alcuni anni può già contare per gli allenamenti sull’impianto sportivo di San Bartolomeo a Leivi e se non ci sarà affidamento dello stadio, comunque le partite, assicura Gozzi, si giocheranno a Chiavari.