La commozione dei portofinesi: “Questa chiesa è un pezzo della nostra storia”

PORTOFINO – Sei mesi di lavoro, da giugno 2023 a gennaio 2024; una donazione privata, da parte della famiglia lombardo-svizzera Carozza. Uno studio dettagliato per restituire un piccolo luogo di culto ad una comunità che cerca, tenacemente, di resistere alla demografia – impietosa. La parrocchia di Portofino ha restaurato così la chiesetta di San Sebastiano, che si trova sopra il paese, lungo il sentiero che collega sia con la zona a levante del Monte che con quella del Golfo Paradiso.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta il giorno successivo la memoria liturgica del Santo, secondo una tradizione tipica di Portofino: la salita a piedi, la messa, la condivisione del pranzo. Quest’anno ha celebrato il Vescovo, Giampio Devasini. Al termine l’impresario, la restauratrice Federica Bruschi e l’artista Roberto Altmann hanno descritto come si sono svolti i lavori a circa centocinquanta persone, da Santa Margherita e, soprattutto, da Portofino.

Emozionati Francesco e Aldo Carozza, figli della coppia che ha materialmente donato la somma necessaria ai restauri: portofinesi di adozione, hanno raccontato che il loro gesto è stato motivato dal desiderio di rivedere la chiesetta bella come un tempo, e non nella condizione di degrado in cui versava da tempo.