Sale gioco e sale scommesse a distanza di 300 metri dai luoghi sensibili

CHIAVARI – Le sale giochi e le sale scommesse devono rispettare in egual misura le norme sulla distanza di 300 metri dai luoghi sensibili come scuole, asili e altri luoghi pubblici. Lo ha affermato la Quinta Sezione del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Comune di Chiavari contro una società detentrice di due diversi locali all’interno del territorio comunale. Nel 2018 il TAR aveva accolto il ricorso della società, verdetto ribaltato dal Consiglio di Stato che ha sottolineato che “va affermata la equiparabilità delle sale scommesse alle sale gioco, con conseguente applicazione della disciplina relativa alle distanze dai luoghi sensibili”. Inoltre, in riferimento al denunciato abuso di potere da parte del Comune, Palazzo Spada ha ricordato che l’Amministrazione, nello stabilire la chiusura di un locale di questo tipo, “esercita una attività ascrivibile all’ambito della tutela della salute pubblica, che rientra legittimamente nelle sue competenze”.