Ucraina, il Papa: si ritrovi un po’ di umanità per una soluzione diplomatica


Al termine dell’Angelus nella seconda domenica di Quaresima il Papa appoggiato alla finestra del Palazzo apostolico, ricorda ai 20mila fedeli in Piazza San Pietro e a tutto il mondo il secondo anniversario dall’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina, una guerra che, ha detto, “non solo sta devastando quella regione d’Europa ma scatena una ondata globale di paura e odio”

Ma lo sguardo del Papa abbraccia tutto il mondo. Francesco chiede preghiere e invoca aiuto concreto per Palestina ed Israele, per tutti gli innocenti vittime della guerra, specie per i bambini, e si unisce all’invito dei vescovi perché cessi l’escalation di violenza nella parte orientale Repubblica democratica del Congo. Francesco esprime poi preoccupazione per i sempre più frequenti rapimenti che si verificano in Nigeria

E ancora, la vicinanza alla popolazione della Mongolia, dove il freddo estremo è un segno, ha detto Francesco, del problema globale dei cambiamenti climatici, che incidono sulla vita delle persone. Servono scelte coraggiose, ha concluso Francesco, prima di rivolgersi ai pellegrini presenti in una piazza assolata, che lo abbracciato idealmente con gli applausi. Francesco, che ieri aveva annullato gli impegni per una influenza, ha messo al centro della riflessione il commento al vangelo della Trasfigurazione. Siamo chiamati, ha detto il Papa, a tenere sempre davanti agli occhi il volto luminoso di Gesù