Bisagno, un documentario anticommerciale e sostenuto dalla curiosità

La prima cosa da fare quando ci si accosta ad una figura storica e levare la definizione sintetica che negli anni gli è stata cucita addosso; e non perché falsa, ma per agevolare una più profonda operazione di conoscenza, accesa dallo stupore e nutrita dalla curiosità.
Nasce così il documentario Bisagno che Marco Gandolfo ha realizzato in cinque anni sulla storia e l’esperienza umana di Aldo Gastaldi, Bisagno, primo partigiano d’Italia perché primo o fra i primi a salire in montagna dopo l’armistizio, primo perché dotato di carisma e prontezza, primo perché straordinariamente consapevole di ciò che stava accadendo intorno.
Il documentario nasce dall’amicizia fra il regista sestrese Marco Gandolfo e il nipote omonimo di Bisagno, che gli ha raccontato dello sterminato archivio di interviste, circa cento ore, che il padre Giacomo aveva realizzato per conoscere lui stesso più a fondo la storia partigiana del fratello

Il documentario presentato a Sestri Levante ha alcune caratteristiche particolari, non commerciali, scaturite da curiosità e desiderio