L’oratorio è una casa dove condividere momenti facili e meno facili, e dove vivere l’amicizia e il servizio reciproco. E quest’anno a Cicagna l’esperienza estiva dell’Oratorio di Monleone di Cicagna ha riproposto, felicemente, questo schema. Che non imprigiona, anzi, non imbriglia in meccanismi ripetitivi. Perché alla base c’è una riflessione sempre nuova, come nuovo è il Vangelo che la alimenta.
Il tema dell’Oratorio estivo 2024 è stata una frase di don Bosco, difficile forse per bambine e bambini: Noi abbiamo scelto la cosa migliore: salvare le anime.
Declinata in stile salesiano
– int Federico Bacigalupo
La scelta e la cura: scegliere la parte migliore, ossia l’attenzione per gli altri, perché non si perdano, perché anche chi è in difficoltà si salvi. salvezza: che parola difficile. Ma la salvezza nel quotidiano, lo ha sottolineato il vicario della Diocesi, don Stefano Mazzini, è impegnarsi anche quando le cose non vanno bene, senza lamentarsi, perché i piccoli difetti possono essere aggiustati. Prendersi cura come fa Dio, perché ciascuno cresca sempre meglio, In tutte le circostanze, anche in quella, serissima, del gioco.
– int Milena
Per il secondo anno Ludovico Porro, Milena Gardella e federico Bacigalupo sono stati i responsabili dell’organizzazione dell’Oratorio
– Milena e Federico
Con loro tanti giovani e giovanissimi, osservatori e animatori, alle prese con cinque gruppi di bambine e bambini, ragazzi e ragazze
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Come sempre l’Oratorio è proposto dalla famiglia salesiana e dalle parrocchie; è un momento di unità per le comunità della valle. Un servizio che funziona perché qui si opera per sottrazione: le educatrici e cooperatrici salesiane che hanno raccolto l’eredità dal passato promuovono la fioritura di giovani che a loro volta si prendono cura di altri; perché loro stesse hanno scelto la parte migliore.
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