Altri casi di truffe ai danni di persone anziane sono avvenuti a Serra Riccò, a Chiavari e a S. Stefano d’Aveto.
I Carabinieri hanno arrestato due giovani italiani, di 20 e 30 anni, perché accusati di aver sottratto circa 10mila euro a testa a due anziane donne, di 80 e 90 anni. E’ successo a Serra Riccò ad aprile. Il meccanismo è sempre lo stesso: i truffatori hanno chiesto denaro per assolvere a inesistenti pratiche burocratiche, necessarie perché i figli sarebbero stati coinvolti in incidenti stradali. Le indagini sono state condotte grazie alle testimonianze delle vittime e alle immagini delle telecamere di videosorveglienza.
Un difetto momentaneo della linea internet ha invece aiutato una 70enne di S. Stefano d’Aveto, a cui è arrivato un messaggio WhatsApp con cui una persona che diceva di essere la figlia chiedeva 500 euro da versare su carta prepagata, per acquistare un cellulare nuovo. Il bonifico però non è andato a buon fine; la donna ha quindi contattato la figlia e poi ha chiamato i carabinieri, che hanno indentificato e denunciato un ventenne italiano, con l’accusa di truffa.
Ha avuto prontezza invece un 80enne di Chiavari a cui un 40enne ha chiesto denaro, sempre con la solita scusa del finto incidente accaduto al figlio. La vittima si è rifiutata. Anche in questo caso i Carabinieri hanno identificato l’uomo che ha tentato la truffa e l’hanno denunciato