Depuratore di Chiavari: il Difensore Civico chiede un’indagine ad ISPRA

CHIAVARI – Il difensore civico della Regione Liguria nonchè Garante per il diritto alla salute, Francesco Cozzi, è intervenuto in merito al progetto del nuovo depuratore di Chiavari. Sollecitato da una nota di Legambiente riguardo ai possibili rischi derivanti dal materiale presente nel sottosuolo dell’area della Colmata a mare individuata per la costruzione dell’impianto, ha inviato una segnalazione all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) chiedendo un’indagine approfondita per accertare le condizioni di sicurezza e garantire adeguati livelli di protezione ambientale. Nello specifico viene sottolineato come l’area sia stata utilizzata per decenni come discarica di rifiuti indifferenziati e monitoraggi precedenti abbiano riscontrato livelli di manganese e boro superiori ai limiti consentiti dalla normativa. I dati disponibili non consentirebbero quindi di determinare il reale impatto ambientale del materiale presente nel sottosuolo. “Esprimiamo soddisfazione nel vedere un’Autorità terza che nell’esercizio della sua funzione si fa carico di una problematica che da tempo ci preoccupa e che non aveva mai trovato alcun riscontro istituzione” è il commento di Legambiente e del Comitato No al Depuratore in Colmata.