L’insegnante di religione, tassello importante della scuola

Sempre meno ragazze e ragazzi scelgono di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Il dato nazionale, 84% di adesioni, è sovrapponibile a quello rilevato nell’anno scolastico 2023/2024 nelle scuole del territorio della Diocesi di Chiavari.
I motivi sono tanti. C’è un calo in ingresso – aumentano le famiglie non sia avvalgono dell’insegnamento nella Scuola dell’Infanzia – e c’è un calo anche nella parte conclusiva del percorso di formazione: nello scorso anno scolastico si è avvalso dell’insegnamento della religione cattolica il 5% di studenti in meno nella scuola superiore. Ci sono più stranieri, ci sono ragioni di carattere culturale.
La comunità scolastica, però, è il pensiero condiviso dai dirigenti scolastici del territorio della Diocesi, riconosce il valore trasversale della presenza degli insegnanti di religione a scuola

Luca Pani
Erano vent’anni che non veniva bandito un concorso per gli insegnanti di religione: in questo momento sono in corso i colloqui per immettere in ruolo con il concorso straordinario quattordici docenti in Liguria – con graduatoria regionale su base diocesana che verrà poi utilizzata anche per future immissioni. Sono insegnanti precari, in alcuni casi da più di un decennio. A gennaio inizierà invece il concorso ordinario. Attualmente gli insegnanti di religione nel territorio della Diocesi di Chiavari sono in tutto 65.

L’insegnamento della religione cattolica ha un valore culturale nell’ambito della formazione globale di ragazze e ragazzi

Insegnanti, dirigenti, famiglie: la comunità educativa, è il sentore condiviso, non può fare a meno di interrogarsi sulle fragilità di ragazze e ragazzi