Truffe, attenzione alle tecniche: sono sempre diverse. Mai fornire i codici.

Due dati: il numero delle truffe costruite sui conti bancari non cresce e non diminuisce. Resta costante nel tempo, insomma. Ma il fenomeno cambia, si trasforma, perché esaurita una modalità di aggancio delle potenziali vittime le organizzazioni criminali trovano nuove tecniche di raggiro. Nuove storie da costruire, insomma.
L’obiettivo resta sempre lo stesso: convincere le persone a fornire i codici di accesso ai conti, oppure a effettuare versamenti in denaro.

Banco BPM ha siglato una convenzione con l’Arma dei carabinieri per alzare l’attenzione sul tema. preparando brochure informative consegnate agli sportelli. E ospitando incontri come quello che si è tenuto nella sede chiavarese con la comandante della Compagnia carabinieri di Chiavari Federica Burzio.
Occorre ricordare un concetto chiave: nessuno, nè operatori bancari,nè assicuratori, nè avvocati, nè forze dell’ordine può chiamare per conoscere i codici dei conti.

Il problema è l’evoluzione del fenomeno, che cambia per trovare sempre l’effetto sorpresa nelle vittime prescelte. Le nuove tecnologie inoltre permettono di clonare i nomi di chi chiama e sul cellulare potrebbe apparire il nome della banca o dei carabinieri, sia sotto forma di messaggio che sotto forma di telefonata.

Occorre prestare attenzione anche a dove vengono tenuti documenti e codici.