Incognite sul futuro dello stabilimento Santa Rita di Statale

NE – “Li ho cercati prima, durante e dopo le feste, ma non ho ottenuto risposta”. E’ dispiaciuto e preoccupato Enrico Vesco, assessore regionale al Lavoro, mentre racconta i tentati contatti con i responsabili di “Minerali Investimenti”, la società che gestisce lo stabilimento S. Rita di Statale di Ne. Da quanto la ditta ha preso le redini della S. Rita i rapporti si sono praticamente azzerati, ha aggiunto Vesco. Dopo l’interessamento dimostrato dalla Regione al recupero dello stabilimento, ci aspettiamo qualcosa in cambio, ha concluso. Ma sono soprattutto i lavoratori quelli che aspettano. Quelli che da settembre non vedono un euro di stipendio, quelli che non hanno preso la tredicesima di dicembre, quelli che non hanno ancora visto un centesimo di Tfr. Nove lavoratori, di cui due part-time, spinti dalla passione per il proprio mestiere. Queste sono parole di Armando Firpo, segretario generale CGIL del Tigullio. Anche i rapporti sindacali con la “Minerali Investimenti” sono inesistenti. Per Firpo c’è un altro problema: la produzione e la commercializzazione dell’acqua S. Rita non decolla. E’ acqua, ha spiegato ad un certo punto l’assessore Enrico Vesco. E’ acqua, e va imbottigliata e venduta. Cos’altro dobbiamo aspettare? La rete di distribuzione è invisibile. La campagna di recupero dello stabilimento fatta a suo tempo dalla società era stata positiva e faceva ben sperare. Le prime bottiglie, con il marchio della Comunità Montana e del Comune di Ne, immesse sul mercato prima della scorsa estate, erano state un segnale importante. Le promesse di pagamento degli stipendi dei lavoratori e del Tfr arretrato, non sono state però mantenute. Non è un segnale buono, ha commentato Armando Firpo. Ho incontrato Vesco in questi giorni, ha detto, e insieme abbiamo chiesto un confronto con i responsabili di “Minerali Investimenti” per risolvere la situazione. L’incontro si terrà nel comune di Ne. Per questo, l’assessorato regionale al Lavoro ha inviato alla ditta una lettera “dura e ferma”, per usare le parole di Vesco, dove si richiede il rispetto degli impegni e un chiarimento a breve. Per l’assessore, l’incontro potrebbe tenersi entro la fine di gennaio.