Riflessioni del Papa per la settimana di unità dei Cristiani

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Il dono dell’unità deve essere visibile, perchè è in virtù di tale unità che la fede si rende credibile. Per questo, è importante che ogni comunità cristiana prenda consapevolezza dell’urgenza di operare in tutti i modi possibili per giungere a questo obiettivo. Ma, sapendo che l’unità è innanzitutto “dono” del Signore, occorre al tempo stesso implorarla con instancabile e fiduciosa preghiera. Lo ha detto il Papa, durante l’Udienza generale: Benedetto XVI, interrompendo il ciclo di riflessioni dedicate a San Paolo, ha voluto concentrare la sua attenzione sulla Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani, che propone come spunto di riflessione una frase tratta dal libro di Ezechiele: “Che formino una cosa sola nella tua mano”. La “Settimana di preghiera per l’unità” diviene per tutti noi stimolo a una conversione sincera e a un ascolto sempre più docile della Parola di Dio, a una fede sempre più profonda. Ma è anche occasione propizia per ringraziare il Signore per quanto ha concesso di fare sinora “per accostare”, gli uni agli altri, i cristiani divisi, e le stesse Chiese e Comunità ecclesiali. Benedetto XVI ha rilanciato l’invito alla preghiera. “Preghiamo”, ha detto “perchè tra le Chiese e le Comunità ecclesiali continui il dialogo della verità, indispensabile per dirimere le divergenze, e quello della carità che condiziona lo stesso dialogo teologico e aiuta a vivere insieme per una testimonianza comune”.