LUANDA – Una folla immensa, si parla di oltre un milione di persone, ha partecipato alla Messa celebrata dal Papa a Luanda sulla spianata di Cimangola, alla quale hanno partecipato i vescovi dell’Imbisa, l’organismo che riunisce i presuli dell’Africa meridionale. All’inizio della celebrazione il Papa ha espresso il suo profondo dolore per le due ragazze morte nella calca all’ingresso dello stadio della capitale per l’incontro dei giovani. Benedetto XVI ha poi lanciato un forte appello a tutto il mondo perché volga lo sguardo verso l’Africa, continente assetato di giustizia e di pace, denunciando la cupidigia che riduce in schiavitù i poveri. “Quando la Parola del Signore è trascurata, e quando la Legge di Dio è “ridicolizzata, disprezzata e schernita” il risultato può essere solo distruzione ed ingiustizia”. Così il Papa è tornato sugli orrori della guerra, indicando quanto i frutti feroci del tribalismo e delle rivalità etniche e la cupidigia che corrompe il cuore dell’uomo, riduce in schiavitù i poveri e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una società più solidale e più giusta, siano esperienze fin troppo familiari all’Africa. Ai presuli delle Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomé, Botswana, Sudafrica e Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe, così come ai fedeli delle varie diocesi angolane il Papa, ha detto :
Voi sapete in base ad un’amara esperienza che, rispetto alla repentina furia distruttrice del male, il lavoro di ricostruzione è penosamente lento e duro. Richiede tempo, fatica e perseveranza. Fate sì che le vostre parrocchie diventino comunità dove la luce della verità di Dio e il potere dell’amore riconciliante di Cristo non siano soltanto celebrati, ma espressi in opere concrete di carità. E non abbiate paura!”.
Il Pontefice ha voluto spronare nuovamente i giovani angolani a scegliere la via di Cristo senza alcun timore, rispondendo alla chiamata del Signore senza esitazione. Durante l’Angelus, il Papa ha affidato alle preghiere degli angolani il lavoro di preparazione per la prossima Assemblea sinodale per l’Africa e ha infine lanciato un appello per la pace nella regione dei Grandi Laghi