Stabilimenti balneari in difficoltà per i canoni demaniali

GENOVA – La decisione del Governo di non concedere la proroga per il pagamento dei canoni demaniali al 30 settembre ha gettato nello sconforto le imprese balneari. Allo stato attuale, rimane in vigore l’aumento di circa il 300% per il canone demaniale marittimo. Gli operatori del settore speravano in un congelamento dei canoni per la stagione estiva, ma la norma ad hoc è stata esclusa dal maxi emendamento del Governo riguardante il decreto legge sugli incentivi approvato dalla Camera.
Si è svolto un incontro a Napoli, nel corso del quale FIBA Confesercenti e SIB Confcommercio hanno deciso di sospendere tutti gli altri accordi con il Governo, preannunciando azioni di protesta e un possibile sciopero il 1° di maggio. Da questa impostazione si stacca l’Assobalneari: pur accusando il duro colpo per le imprese balneari, l’associazione resta fiduciosa che si possa ancora ripristinare il provvedimento di sospensione dei canoni demaniali e preferisce insistere sulla strada del dialogo.