GENOVA – Ha interessato anche il Tigullio la seconda fase dell’operazione “Non ci casco!” portata avanti dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Genova e che ha visto ad oggi il sequestro oltre venticinquemila caschi contraddistinti da ventidue diversi numeri di omologazione e che non rispondono ai requisiti di legge e per questo non sicuri. Come per i prodotti controllati nel marzo 2009, durante la prima fase dell’operazione, anche i campioni oggetto degli ulteriori esami non hanno superato le prove di impatto, assorbimento, scalzamento e marcatura. Gli investigatori, attraverso una indagine documentale, hanno ricostruito l’articolato percorso commerciale seguito dai caschi (molti dei quali per bambino), dal momento della loro produzione, sino alla vendita al dettaglio, passando per la catena di distribuzione intermedia. La libera commercializzazione di questi prodotti, rappresentando chiaramente un minaccia per l’integrità fisica dei consumatori finali, viola le disposizioni del codice del Consumo. I numeri di omologazione riportati sui caschi che non hanno superato le prove di conformità sono:
E3 052075/P
E3 052078/J
E3 052171/J
E3 052187/P
E3 0559114/P
E3 0559177/J
E24 050004/J
E24 050005/J
E24 050006/J
E24 050007/J
E24 050010/J
E24 050106/J
E13 050094/J
E13 050098/J
E13 050103/J
E13 050120/J
E13 050133/J
E13 050134/J
E13 050144/J
E13 050164/J
E13 050192/J
E13 050193/J
Pertanto qualunque casco contraddistinto da questi numeri di omologazione è da ritenersi non sicuro. Gli acquirenti sono quindi invitati a non utilizzare i caschi pericolosi ed a consegnarli al più vicino Reparto della Guardia di Finanza.
