Colmata e Fara, Segalerba: “Nessuna trattativa con gli ambientalisti”

CHIAVARI – La trattativa con le associazioni ambientaliste è chiusa. Il Comune di Chiavari va avanti, e, se anche ci volessero anni, venderà la Colonia Fara. Parola dell’Assessore all’Urbanistica, Antonio Segalerba, che spiega di aver letto sui giornali del progetto di utilizzo per la Colmata a Mare e la Colonia Fara presentato alla stampa alla fine della scorsa settimana da Italia Nostra e Legambiente. I proventi derivanti dai parcheggi sul fronte mare sarebbero serviti a finanziare il recupero della Fara, dove realizzare un ostello, un centro culturale con rassegne d’arte e un centro per la produzione di energia alternativa.
La Colonia Fara potrebbe essere utilizzata a scopi culturali, rispolverando il vecchio progetto di un laboratorio proposto dall’Istituto Statale d’Arte, oppure inserendo rassegne d’arte perenni e utilizzando l’edificio per produrre energia alternativa.
In quel contesto le due associazioni avevano annunciato di voler presentare il progetto questa settimana all’amministrazione comunale di Chiavari. “Non mi risulta” risponde Segalerba, che spiega di aver tentato un dialogo con Italia Nostra, ma di non essere riuscito ad ottenere un confronto serio ed una mediazione serena. Entrando nel merito del progetto, per quanto ha potuto apprendere dalla stampa, Segalerba rileva due elementi. “Che differenza c’è”, chiede, “fra un ostello ed un albergo, che è quello che vogliamo fare noi?” e ancora, “un parcheggio che renderebbe 50 mila euro all’anno come può finanziare il recupero di un edificio che necessita di una spesa di milioni di euro?”
Ma la questione è chiusa dalla sentenza del Tar che, di fatto, aggiunge Segalerba, nel bloccare la vendita della Colonia Fara, accogliendo il ricorso di Italia Nostra, ha confermato che l’immobile può essere alienato. E’ stato a causa di un vizio formale che l’atto di autorizzazione alla vendita emesso dalla direzione regionale dei Beni culturali e ambientali è stato bloccato. In ogni caso, il Comune va avanti.