RAPALLO – Rapallo per tre giorni capitale degli scienziati della biodiversità animale con il Congresso nazionale dell’Unione Zoologica Italiana, organizzato dall’Università di Genova, che si svolge sino al 24 settembre all’Auditorium delle Clarisse ed è stato aperto dai saluti dell’assessora provinciale al patrimonio naturalistico Renata Briano. I lavori del congresso, al quale partecipano studiosi di ogni aspetto della biodiversità animale (sistematico, anatomico, fisiologico, genetico, biomolecolare, comportamentale, ecologico e di gestione delle diverse specie) riguardano sia i temi della ricerca di base, essenziali per la comprensione dei meccanismi che regolano l’evoluzione di organi, sistemi e funzioni biologiche, sia temi con più diretti risvolti applicativi, come l’applicazione di metodologie scientifiche alla conservazione e gestione del patrimonio naturale e lo studio delle dinamiche di dispersione e persistenza delle specie viventi in un ambiente sempre più profondamente modificato dall’uomo e l’applicazione di metodologie scientifiche alla conservazione e gestione del patrimonio naturale. A questo proposito l’assessora Renata Briano, nel saluto ai congressisti ha sottolineato “la necessità di una stretta collaborazione tra ricerca scientifica ed enti di gestione territoriale per affrontare in modo corretta ed efficace i problemi che ogni giorno emergono, in un territorio soggetto a continue trasformazioni, sia per garantire la conservazione del patrimonio naturale, ricchezza inestimabile ed essenziale per una regione come la Liguria, sia per contenere e gestire al meglio i conflitti e le criticità tra il mondo naturale e le attività umane.” Il congresso, che con una relazione affronta anche il nodo dei problemi legati alla condizione delle donne che scelgono la ricerca scientifica e delle difficoltà di conciliare un lavoro spesso senza orari con la vita e le esigenze familiari, dedicherà spazio alla memoria di due grandi studiose dell’Università di Genova: Tina Franceschi Crippa, fondatrice della scuola genovese di protozoologia, scomparsa ormai da numerosi anni, e Maria Umberta Corrado, sua brillantissima allieva scomparsa prematuramente lo scorso anno, che ha saputo continuare ed ampliare questo filone di ricerca sui protozoi. E proprio agli studi e ai risultati su questi piccoli organismi del tutto peculiari, costituiti da un’unica cellula, ma in grado di svolgere tutte le funzioni di un organismo complesso e che sono divenuti perciò anche preziosi modelli per studi ambientali e di funzionalità biologica, è dedicata una giornata del congresso di Rapallo.