Varato il piano casa per la Liguria

LIGURIA – Approvato a maggioranza il piano casa per la Liguria. La legge attua l’intesa sottoscritta il primo aprile dalla conferenza unificata Stato Regioni, con l’obiettivo di rilanciare l’edilizia promuovendo il recupero abitativo degli edifici.
E’ possibile ampliare gli edifici esistenti a totale o prevalente destinazione residenziale, costituiti da fabbricati mono o pluri familiari di volume complessivo non superiore ai mille metri cubi.
– per gli edifici fino a 200 metri cubi sono possibili incrementi fino a 60 metri cubi
– per edifici compresi fra 200 e 500 metri cubi è possibile un aumento del 30% per la parte compresa nei primi 200 metri cubi, più il 20% per la parte che eccede i 200 metri cubi
– Per edifici compresi fra 500 e 1000 metri cubi si applica la percentuale del 10% oltre la soglia dei 500 metri cubi.
Gli ampliamenti sono possibili anche in deroga ai Piani Urbanistici Comunali vigenti, ma devono rispettare i parametri di distanza fra gli edifici e le indicazioni tipologiche e formali stabilite dai piani territoriali e urbanistici. La legge si applica anche agli edifici destinati ad uso socio assistenziale e socio educativo.
Possibilità di incremento ulteriore dei volumi sono previste in caso di adeguamento sismico degli edifici, di installazione di impianti di energaia alternativa, di edifici rurali da ristrutturare con materiali tipici, ad esempio l’ardesia.
Sono escluse dalla possibilità di ampliamenti le aree soggette a regime di inedificabilità assoluta, le aree demaniali marittime date in concessione per fianlità turistiche, gli immobili garvati da vincoli storici e artistici e i centri storici, a meno che il Comune di appartenenza non individui delle porzioni di territorio in cui rendere applicabile la norma.
I Parchi hanno discrezione sulla scelta di applicare o meno la legge.
Il Piano casa è stato approvato con 16 voti a favore, il voto contrario di Nicola Abbundo e l’astensione di cinque consiglieri di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisiti Italiani. I rappresentanti del centro destra sono usciti dall’aula prima della votazione. Sono rimasti in aula, ma non hanno votato, i due UdC Monteleone e Patrone. Gli emendamenti presentati sia durante la discussione in commissione che in consiglio sono stati tutti bocciati. In aula è stata inoltre respinto l’aumento delle possibilità di ampliamento degli edifici