Nel Tigullio tanti anziani muoiono soli nelle case di riposo e negli ospedali

CHIAVARI – La morte come mistero, non nel senso di qualcosa di incerto e ignoto, ma di talmente grande che la mente dell’uomo non può afferrare né comprendere pienamente. Nella trasmissione Direttamente su… gli ospiti hanno raccontato il loro rapporto con la morte, reso consapevole e lancinante dai lutti familiari. La grande risposta è data dalla fede nella Resurrezione di Gesù Cristo. Ma, a livello umano, risulta comunque importante e delicato il compito di accompagnare le persone nel momento del trapasso, come hanno testimoniato il frate cappuccino Padre Serafino Brunengo e la suora gianellina Suor Adalgisa Truffelli: sono tanti gli anziani nel Tigullio che muoiono soli, dimenticati nelle case di riposo o negli ospedali. Nella società attuale la realtà della morte viene nascosta, allontanata, esorcizzata: si è ormai eretto un tabù. E’ importante, invece -ha sostenuto il pedagogista Roberto Franchini- favorire un rapporto consapevole e sereno con la morte già nei bambini e nei ragazzi.