Catechesi su San Bonaventura: esempio di vita casta, povera e obbediente

</p>CITTA’ DEL VATICANO – All’udienza generale di questa mattina, Benedetto XVI ha proposto la figura di S. Bonaventura da Bagnoregio. Nel proporvi questo argomento avverto una certa nostalgia – ha esordito il Papa – perché ripenso alle ricerche che, da giovane studioso, ho condotto proprio su questo autore a me caro. Tra le grandi figure cristiane che contribuirono alla composizione dell’armonia tra fede e cultura – ha detto il Papa – si staglia proprio Bonaventura, uomo di azione e di contemplazione, di profonda pietà e di prudenza nel governo. Benedetto XVI ha definito attuale l’insegnamento di Bonaventura. La Chiesa è resa più luminosa e bella dalla fedeltà alla vocazione di quei suoi figli e di quelle sue figlie che non solo mettono in pratica i precetti evangelici ma, per la grazia di Dio, sono chiamati ad osservarne i consigli e testimoniano così, con il loro stile di vita povero, casto e obbediente, che il Vangelo è sorgente di gioia e di perfezione. Benedetto XVI ha poi ricordato l’impegno di Bonaventura nell’ordine dei frati minori, del quale fu Ministro generale per 17 anni, svolgendo questo incarico con saggezza e dedizione, visitando le province, scrivendo ai fratelli, intervenendo talvolta con una certa severità per eliminare abusi. Al momento del saluto ai fedeli italiani, il Papa ha auspicato che le chiese locali sappiano operare insieme per un impegno sempre più efficace in favore degli Zingari. Un saluto particolare il Papa lo ha rivolto ai polacchi ai quali ha ricordato il musicista Fryderyk Chopin. In questi giorni – ha detto Benedetto XVI – viene celebrato il bicentenario della sua nascita. La musica di questo compositore polacco, che ha portato grande contributo alla cultura dell’Europa e del mondo, avvicini a Dio coloro che l’ascoltano e aiuti a scoprire la profondità dello spirito dell’uomo.