Benedetto XVI a Cipro: “molti sacerdoti in Medio Oriente sono chiamati a vivere la Croce”

NICOSIA – Nella II giornata del viaggio apostolico a Cipro il Pontefice ha presieduto la Messa nella chiesa parrocchiale latina di Nicosia, intitolata alla Santa Croce. Il valore salvifico della croce è stato il tema su cui si è soffermato Benedetto XVI. La croce è qualcosa di grande e misterioso -ha detto Benedetto XVI-: Dio può trasformare la sofferenza in gioia. Il mondo ha bisogno della croce; il suo significato più profondo parla di speranza e di amore. Poi, il Papa si è rivolto espressamente ai sacerdoti, che sono stati scelti per portare al mondo il messaggio della croce. “Sforziamoci -ha esortato- di diventare meno indegni della nostra nobile chiamata”. In questo anno sacerdotale il Papa ha invitato i preti di Cipro a imitare l’amore disinteressato di Colui che offrì se stesso per noi sull’altare della croce. Benedetto XVI ha ricordato in modo speciale i molti sacerdoti e religiosi del Medio Oriente che stanno sperimentando in questi momenti una particolare chiamata a conformare le proprie vite al mistero della croce del Signore. Dove i cristiani sono in minoranza, dove soffrono privazioni a causa delle tensioni etniche e religiose, molte famiglie prendono la decisione di andare via, e anche i pastori sono tentati di fare lo stesso. In situazioni come queste -ha aggiunto-, una comunità religiosa che rimane salda è un segno straordinario di speranza. La sola presenza è un’espressione eloquente del Vangelo della pace, della decisione del Buon Pastore di prendersi cura di tutte le pecore, dell’incrollabile impegno della Chiesa al dialogo, alla riconciliazione e all’amorevole accettazione dell’altro.