Fincantieri: preoccupazione per il rischio cassa integrazione

SESTRI LEVANTE – Non un rischio immediato, ma se non si interviene al più presto con nuove commesse o non si da più seguito a quelle già in programma, prime fra tutte le fremm, il rischio di un lungo periodo di cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso da ipotesi diventerà presto realtà. A denunciarlo sono le segreterie sindacali dei metalmeccanici che da tempo chiedono al governo un tavolo di confronto presso la presidenza del consiglio dei ministri e che adesso, dopo l’annuncio shock del Ministro La Russa in merito al taglio delle costruzioni delle navi militari Fremm (le fregate multi missione che, in base ad un accordo italo-francese, avrebbero dovuto essere costruite nei prossimi anni nei cantieri di Riva Trigoso), lanciano l’allarme occupazione. Un settore, quello della cantieristica, che in Italia occupa direttamente oltre 10mila persone e quasi 40mila sono quelle coinvolte attraverso l’indotto. Per questo è importante intervenire subito attraverso azioni concrete di sostegno.