Gli auguri del Papa alla Curia romana: “Gli abusi sui minori stravolgono il sacramento al suo contrario”

CITTA’ DEL VATICANO – Questa mattina Benedetto XVI ha incontrato i membri del collegio cardinalizio rappresentanti della Curia Romana per lo scambio degli auguri natalizi. A nome di tutti il Cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, ha rivolto al Papa un fervido augurio per le prossime festività.
Nel suo saluto il Santo Padre citando la liturgia di questi giorni ha invitato tutti a risvegliare la propria fede che, ha detto il Papa, troppe volte è come assopita: alla nostra fede, ha detto Benedetto XVI, dobbiamo ridare la forza di spostare le montagne.
L’anno sacerdotale e lo scandalo della pedofilia; il Sinodo per il Medio Oriente; il viaggio nel Regno Unito; la beatificazione del card. Newman. Questi i principali eventi citati dal Papa nel discorso con cui tradizionalmente traccia una sorta di “bilancio” dell’anno appena trascorso.

Gli abusi contro i minori commessi da sacerdoti “stravolgono il sacramento nel suo contrario”, perché “sotto il manto del sacro feriscono profondamente la persona umana nella sua infanzia e le recano un danno per tutta la vita”. Parole forti, quelle del Papa, che ha citato una visione di Ildegarda di Bingen in cui “il volto della Chiesa è coperto di polvere” ed “il suo vestito è strappato per la colpa dei sacerdoti”. “Dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il più possibile l’ingiustizia avvenuta”, ha proseguito: “Dobbiamo chiederci che cosa era sbagliato nel nostro annuncio. Dobbiamo essere capaci di penitenza. Dobbiamo sforzarci di tentare tutto il possibile, nella preparazione al sacerdozio, perché una tale cosa non possa più succedere”. In particolare, Benedetto XVI ha ringraziato “tutti coloro che si impegnano per aiutare le vittime” e “i tanti buoni sacerdoti che trasmettono in umiltà e fedeltà la bontà del Signore e, in mezzo alle devastazioni, sono testimoni della bellezza non perduta del sacerdozio”. Nel discorso, il Papa ha stigmatizzato il “mercato della pornografia” che fa considerare la pedofilia una “cosa normale”, il turismo sessuale, il problema della droga, ma anche la “perversione di fondo del concetto di ethos”, in cui “la morale viene sostituita da un calcolo delle conseguenze e con ciò cessa di esistere”.

Citando il discorso alla Wenstminster Hall, pronunciato durante il viaggio nel Regno Unito, il Papa ha parlato della “responsabilità comune in questo momento storico”, che consiste nel riscoprire un consenso morale di base. “Solo se esiste un tale consenso sul’essenziale – ha detto – le costituzioni e il diritto possono funzionare”, e questo consenso di fondo proviene “dal patrimonio cristiano”.
Partendo dall’esperienza del Sinodo del Medio Oriente Benedetto XVI ha rivolto un appello “a tutte le persone con responsabilità politica o religiosa perché fermino la cristiano fobia; perché si alzino a difendere i profughi e i sofferenti e a rivitalizzare lo spirito della riconciliazione.