Il Papa: nell’amicizia con Gesù, il sacerdote trova le energie per prendersi cura degli uomini

CITTA’ DEL VATICANO – Il sacerdozio ha bisogno di rinnovarsi continuamente, ritrovando nella vita di Gesù le forme più essenziali del proprio essere. E’ l’esortazione di Benedetto XVI nell’udienza ai membri della Fraternità San Carlo, fondata da Mons. Massimo Camisasca 25 anni fa. Nel suo discorso, il Papa ha ribadito che il sacerdozio cristiano non è fine a sa stesso. Esso, ha infatti sottolineato, è stato voluto da Gesù in funzione della nascita e della vita della Chiesa. Il Pontefice ha quindi soggiunto che non c’è crescita vera e feconda nella Chiesa senza un’autentica presenza sacerdotale che la sorregga e la alimenti. Ha così messo l’accento sull’importanza della meditazione e della preghiera da vivere come dialogo con il Signore risorto. Infine, il Papa ha ricordato la sua lunga amicizia con don Luigi Giussani, sottolineando come la Fraternità testimoni la fecondità del suo carisma. Quindi, ha invitato seminaristi e sacerdoti ad alimentare la propria fede con la preghiera e la vita in comune.