Settimana Santa, l’invito del Vescovo: “Cerchiamo momenti personali di raccoglimento e meditazione”

CHIAVARI – “Consideriamo davvero questi giorni come santi”: è questo il primo invito formulato dal Vescovo, Mons. Alberto Tanasini, nell’omelia della Messa nella Domenica delle Palme, celebrata in Cattedrale, con la benedizione delle palme e degli ulivi sul pronao. Questo camminare con il Signore, ha proseguito il Vescovo, non sia semplicemente un ricordo, ma un vivere oggi quello che la scrittura racconta di quei giorni. Cerchiamo momenti di raccoglimento di fronte al mistero di Cristo, cerchiamo di comprendere che il Figlio di Dio fattosi uomo per noi, per noi è morto ed è morto nella tragicità dello scontro con l’odio degli uomini, e con il male.
Nella sua riflessione Mons. Tanasini ha messo in luce i due aspetti contenuti nella Scrittura. Il primo è la proclamazione della regalità di Cristo, un tema che percorre tutti i giorni della passione. Una regalità quella di Cristo, caratterizzata da umiltà e mitezza, e non da arroganza, potenza e violenza. E mentre da un lato il popolo di Gerusalemme che grida Osanna, qualhe ora più tardi griderà Crocifiggilo, coloro che accompagnano Gesù saranno quelli che, qualche ora più tardi, lo avranno tradito.

Il canto dell’Osanna, che viene ripetuto ad ogni liturgia eucaristica, ha ricordato Mons. Tanasini, ci rammenta che Cristo entra continuamente nella nostra cxittà nella nostra vita, attraverso l’Eucarestia. Ecco come noi siamo impegnati a riconoscerlo e ad affermare la sua gloria.
Il Vescovo ha inoltre sottolineato un’altra caratteristica della regalità di Cristo, ossia l’obbedienza.Cristo vive quel progetto che il Padre gli ha proposto, vivendo secondo la Parola di Dio. Ecco dunque che Egli ci insegna la parola che dà consolazione e forza, di cui occorre tenere conto anche se sembra difficile proprio di fronte al racconto della Passione