La strettoia di San Michele sbarca a Roma

RAPALLO – Nuovo stop ai lavori per l’ampliamento della strettoia di S. Michele di Pagana. Il direttore dell’urbanistica della Regione Liguria, nell’ambito della conferenza dei servizi in sede deliberante, ha chiesto un nuovo rinvio. Di fatto, l’Ente di Via Fieschi ha negato il proprio placet all’abbattimento e successiva ricostruzione, senza aumento di volumi, del civico 68, proprio a ridosso della strettoia. Ha espresso rammarico il Sindaco di Rapallo Mentore Campodonico, secondo il quale il progetto sulla strettoia è coerente con le prescrizioni del vincolo paesaggistico. Per Campodonico, la Regione uscirebbe dai limiti delle proprie competenze, perchè, si legge in una nota, “la Regione ha esclusivamente competenza sul rilascio dell’autorizzazione paesistica che, deve essere conformata a quanto disposto dalla competente Sovrintendenza”. Sovrintendenza che ha espresso giudizio favorevole il 21 aprile scorso.
“I problemi di Rapallo vengono prima di ogni considerazione o convenienza politica” -ha scritto Campodonico- “la strettoia di S. Michele di Pagana rappresenta una strozzatura pericolosa, fuori da ogni logica di comunicazione viaria e causa di gravi problemi al traffico; pertanto, la Giunta comunale ha rimesso la decisione al Consiglio dei ministri, al quale la legge assegna un termine breve per risolvere la materia, di fronte ai pareri discordi di enti diversi”.
Dalla presa di posizione di Campodonico si è scatenato un botta e risposta a distanza. Secondo l’assessore regionale all’Urbanistica Marilyn Fusco, la direzione generale dlel’Urbanistica non ha fatto altro che applicare la legge, alla luce della delicatezza della materia e della confusa successione delle procedure adottate dal Comune di Rapallo.
Piccata anche la dichiarazione del consigliere comunale di opposizione e consigliere regionale di maggioranza Armando Ezio Capurro, che ribadisce, ancora una volta, come l’intervento prospettato dall’amministrazione comunale in realtà non risolva il problema della strettoia in quanto il punto più stretto del passaggio si trova qualche metro più avanti. Rammaricato il consigliere regionale del PdL Roberto Bagnasco, secondo il quale “alla fine prevarrà il buon senso” ma resta “l’amarezza per un atteggiamento, quello della Regione, incomprensibile ed immotivato”