Il Vescovo incontra gli ammalati al santuario di Montallegro

RAPALLO – La consolazione che deriva dalla fede passa attraverso la carità fraterna. E per gli ammalati questa non è solo una possibilità, ma la strada maestra della vita.
Questo il senso della riflessione proposta dal Vescovo ai molti anziani e ammalati che hanno raggiun to il santuario mariano di Montallegro per la celebrazione loro dedicata, divenuta tradizione da due anni, grazie all’ascensore che oggi permette di raggiungere il piazzale anche a chi ha difficoltà motorie.

La carità, dunque, come cuore del cristianesimo: un impegno, ha ricordato Mons. Tanasini, che non è lasciato all’opzione di ciascuno

La sofferenza, dunque, affidata a Dio, diventa via di amore. In che modo? Non certo come impone la società di oggi, che vede nella vecchiaia e nella malattia il non valore

La sofferenza offerta che diventa preghiera, ha spiegato Mons. Tanasini, permette gli ammalati di entrare nel profondo del cuore dell’uomo, raccogliendo in maniera autentica l’invito alla correzione faterna proposto dalla liturgia domenicale, come un  farsi carico, chiedendo a Dio di entrare là dove le ferite sono aperte perchè il cuore sia guarito. Nessuno è sollevato da questo impegno, ha ricordato il Vescovo.

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