Il Niger in cifre. I racconti di Padre Mauro Armanino

NIGER – L’Istituto Nazionale di Statistica ha recentemente pubblicato i dati che si riferiscono agli anni che vanno dal 2008 al 2010.Le cifre parlano e vanno ascoltate, interrogate e talvolta interpretate.Dicono troppo e poco allo stesso tempo. Sono numeri e percentuali che si perdono o rimangono insabbiati dalla distanza.Diventano punti di riferimento e sirene d’allarme quando nascondono ciò che invece dovrebbero raccontare.Le cifre si trasformano, occasionalmente, in volti quando le si incontra sulla strada.O allora si siedono nell’ufficio dove i fascicoli sono accatastati a centinaia. Come le domande alle quali pochi sanno rischiare di fare domande. I poveri e la popolazione Ci sono i non poveri che nel 2008 sono il 40,5 per cento e i poveri che sono il 59,5 per cento.A Niamey i primi sono il 72,2 per cento e i secondi il 27,8 per cento. Il 49,2 per cento della popolazione ha meno di 15 anni, mentre la popolazione con più di 65 anni costituisce il 2,7 per cento.La popolazione cresce del 3,3 per cento e ogni donna ha in media 7,1 figlio.La speranza di vita alla nascita è di 58,4 anni.Il tasso di urbanizzazione è del 21 per cento.Il paese conta 15,7 milioni di abitanti.Niamey ha adesso 1 222 066 abitanti. La povertà è rurale.La povertà persiste.La povertà acompagna.La povertà si chiama Issa che non ha ancora trovato lavoro da quando è tornato dalla Libia. E’ passato con una infezione nella mano e col rammarico di non poter lavorare nel caso lo chiamino.Ha telefonato per dire che la mano è guarita.Mariama chiedeva un aiuto per affittare una camera per lei e sua figlia Grace.Il proprietario chiede il pagamento di tre mesi di anticipo.Francis mangia quando il cielo si impietosisce.Accanto ai palazzi ci sono le case di terra e poi quelle di cartone e poi quelle circondate di paglia.Le ONG e il settore umanitario sperano e agiscono in modo che questo possa durare ancora a lungo. La salute e l’educazione. Nel 2010 si contano nel paese 349 medici. I farmacisti sono 11. Gli infermieri di stato diplomati sono 1 338 e le ostetriche diplomate sono 745.C’è un medico per 43 564 abitanti.L’insufficienza di peso per i bimbi da 6 a 59 mesi è del 40,6 per cento.Ci sono 12 623 scuole elementari e 675 scuole medie. Le superiori sono 184,i licei letterari sono 184 e quelli tecnici 5. All’università lavorano in totale 304 persone tra professori, maestri di conferenze e assistenti. Gli studenti universitari sono 11 294.Il tasso di alfabetizzazione nel paese è del 29 per cento e di questo il 17,1 per cento è costituito da donne e il 42,8 per cento da uomini. Meglio sarebbe non ammalarsi affatto. Oppure partorire con maggiore parsimonia.Silvain è un piccolo del cortile ed è quasi sempre a casa.La scuola pubblica è quella dove vanno i figli e le figlie dei poveri.E’ quasi sempre chiusa a causa degli scioperi degli insegnanti.Per la quasi totalità precari con contratti annuali a volte rinnovabili.Le paghe sono derisorie e la preparazione come la motivazione sono quasi nulle.Sono le scuole private che offrono le garanzie a chi può permettersi di comprarle.Anche le scuole dipendenti da Chiese seguono la stessa politica e le famiglie che possono profittano volentieri della serietà dei programmi scolastici.I risultati finali sono ottimi.Peccato per coloro che nel frattempo sono scomparsi dai banchi che non hanno mai conosciuto.Mimi è venuta a chiedere chi pagherà la scuola alle figlie ora che la suora che l’aiutava è morta di vecchiaia.

La pioggia e la temperatura

Nel 2010 ci sono stai 187 millimetri di pioggia ad Agadez e 543 a Niamey. I giorni di pioggia sono stati 31 ad Agadez e 60 a Niamey.Le temperature medie minime ad Agadez sono state di 22,6 gradi nel 2010 e 37,8 quelle medie massime. Sono state di 23,8 quelle minime e 37,2 quelle massime a Niamey.La copertura d’acqua nelle zone rurali è del 64,2 per cento.La quantità di legna bruciata per l’energia consumabileè di 4 356 tonnellate. Almeno piovesse e si potrebbe scusare anche il governo ladro.Piove meno di prima e l’anno scorso è stato fallimentare.Si parla di circa 6 milioni di persone a rischio di carestia.L’altro giorno c’è stata una pioggia leggera che ha provocato una semina improvvisa di miglio.La cesura delle stagioni si rivela difficile.In città la distribuzione dell’acqua è privatizzata e la società che la gestisce è una multinazionale con la sede in Francia.L’acqua contribuisce a perpetuare la colonizzazione come la terra che si vende e i prezzi dei generi alimentari che vengono decisi altrove.Arrivano camion di legna da ardere e si spopola la poca vegetazione rimasta.In cambio si fanno convegni e conferenze internazionali sul clima.A Makalondi che si trova sul confine col Burkina Faso gli alberi si fanno desiderare e cresce in cambio la sabbia del deserto nella savana.

Scambi commerciali e prodotti d’esportazione

L’esportazione verso l’Europa è stata del 48 per cento. Verso l’Africa del 24,7 per cento.Verso l’America. Il 16,8 per cento verso l’Asia e 0 verso l’Oceania. L’importazione invece è venuta dall’Europa per il 26,0 per cento. Dall’Africa per il 13,2 per cento. Dall’America per il 7,5 per cento. Dall’Asia il 52,5 per cento.Principali prodotti di esportazione sono l’uranio e l’oro. Prodotti di allevamento soprattutto bovini, agricoli con le cipolle a prevalere.La bilancia commerciale è in negativo di 707 miliardi di franchi CFA. Le crisi politiche del Niger hanno fatalmente coinciso con i tentativi di rinegoziare i prezzi dell’uranio con Areva che è una delle principali compagnie del settore.Almoustafa è di Arlit e ha lavorato con Areva.Vari suoi compagni sono morti di malattie sconosciute e mai indagate.L’associazione che ha fondato ad Arlit si è premurata di denunciare l’avvelenamento delle falde acquifere della regione.Questa situazione comporterà un’eredità pesante per le generazioni future del posto.Solo recentemente e per la prima volta la ditta è stata riconosciuta colpevole per aver contribuito alla morte di un cittadino francese.Lavorava con Areva senza le apposite protezioni.I decessi di lavoratori locali nigerini non sono mai stati presi in considerazione.Fanno parte dei danni collaterali del sistema di rapina globale.E dunque sono impuniti, proprio come l’economia del nostro tempo.Nelle miniere d’oro muiono invece anche i bambini che scelgono di seguire tortuosi e inaffidabili sentieri sotto terra.La ditta che srutta le miniere d’oro è canadese. Intanto la Cina organizza la gestione del petrolio e offre chiavi in mano il futuro del paese.

Trasporti e hotel

Nel 2010 ci sono 3 912 Km di strade asfaltate, 6 810 Km di piste curate e 8 227 Km di piste sommarie. Si registrano 359 morti sulle strade nel 2009 e 71 i pedoni uccisi.Ci sono stati 927 feriti gravi nello stesso anno.Nel 2009 si contano 93 118 automobili.Nel 2010 nell’aeroporto Diori Hamani di Niamey sono transitati 156 273 passeggeri.In Niger ci sono 94 hotel e 2 119 camere. La strada più lunga è quella che ha un cuore.Sono le strade che portano i viaggiatori e sono le strade che si incontrano camminando.Le strade di Niamey ora sono numerate e si perdono da qualche parte.Le strade lontane sono quelle dei migranti che vanno dove ancora non sanno di tornare.Loro sono arrivati proprio oggi.Le strade che li hanno portati da Algeri a Niamey.Vogliono andare a Monrovia da dove erano partiti a causa della guerra.Alla frontiera le due famiglie sono state derubate. Le mogli hanno dovuto denudarsi per dimostrare che non avevano denaro nascosto nelle parti intime.Una di loro ancora sanguinava sotto gli occhi della polizia di frontiera.Hanno dovuto vendere i telefonini per transitare la città seguente.Durante i loro viaggi lungo le strade le due famiglie hanno avuto ognuna un figlio maschio.Samuel che ha 4 anni è nato sulla strada in Mauritania. L’altro di 5 anni è nato in Algeria e si chiama Chris.Che come lui è nato sulla strada.

Mauro Armanino, Niamey, maggio 2012