La Liguria, le sue 18 Bandiere blu e la “maglia nera” per la qualità delle acque

GENOVA – Le 18 bandiere blu conquistate quest’anno dalle spiagge della Liguria, una in più rispetto allo scorso anno, e le 14 assegnate ai porticcioli, consegnate questa mattina in Regione, rappresentano un record a livello nazionale. Ad assegnarle, su autocandidatura della località interessata, la prestigiosa Fondazione per l’Educazione Ambientale, che certifica la qualità delle acque di balneazione, ma più in generale l’eccellenza ambientale del sistema di accoglienza turistica. Un dato preso fortemente in considerazione dai turisti esteri nella scelta delle località di villeggiatura. Questa immagine sembrerebbe cozzare con i dati diffusi recentemente dal Ministero della Salute, secondo cui la Liguria assieme alla Campania e all’Abruzzo sarebbe una delle regioni italiane peggiori per qualità delle acque. La discriminante sta nei diversi parametri presi in considerazione, spiegano questa mattina dalla Regione. Secondo Angelo Berlangeri, Assessore al Turismo, infatti, la qualità delle acque nelle località di balneazione è perfetta, ma nelle stime del Ministero si somma con quelle delle vaste zone portuali. Dunque la Liguria punta sulle Bandiere Blu per ottenere una spinta in più per il comparto turistico, che si presenta sempre più decisivo in termini di ripresa dalla crisi. Resta, però, aperta la questione dei balneari e dell’asta delle loro concessioni, prevista dalla direttiva europea Bolkestein. Martedì i funzionari di Bruxelles hanno confermato: a fronte della normativa in vigore, non ci sono margini di trattativa. La Regione continua a spingere sul Governo italiano perchè si adoperi per far riconocsre la specificità delle aziende balneari nazionali.