“Santa” e le nuove tecnologie per smaltire i rifiuti

SANTA MARGHERITA LIGURE – 35% di raccolta differenziata. Troppo poco, specie per una eccellenza del turismo come S. Margherita Ligure. Così il consiglio comunale ha approvato ieri sera il nuovo regolamento per la raccolta dei rifiuti, che sancisce il divieto per i cittadini di non differenziare, oltre a quello di abbandonare i sacchi al di fuori dei cassonetti, siano essi interrati o no. In sostanza, per chi non rispetta le regole, potranno esserci anche sanzioni. E’ una delle principali modifiche introdotte dal documento, assieme all’obbligo per i commercianti, di separare in negozio i rifiuti in vetro. Con l’obiettivo finale di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, e di avvicinarsi quanto più possibile al 65% che la normativa europea prevderebbe entro la fine del 2012 per i Comuni. L’assessore all’Ambiente di S. Margherita Ligure, in merito, punta ad imitare l’esempio di Capannori, in provincia di Lucca, che con il suo 95% è il Comune più virtuoso d’Italia, e mira ora a raggiungere la quota “rifiuti zero”. A tale proposito, entro la fine del mese di luglio si terrà a Santa un convegno incentrato su una nuovissima tecnologia, il dissociatore molecolare, un impianto di piccole dimensioni che tratta i rifiuti con un sistema termo-chimico in grado di “scomporli” grazie alla combustione in assenza di ossigeno e con temperature ridotte, e di trsformare, in pratica, i rifiuti in energia.
Il consiglio comunale ha inoltre approvato anche il nuovo regolamento acustico, che consente ai locali pubblici di fare musica a volumi elevati fino all’una e mezza di notte, nelle sole serate di venerdì e sabato per i mesi di luglio e agosto, ed in concomitanza con serate particolari di festa, ad esempio la vigilia di Ferragosto. Una pratica che ha suscitato aspre polemiche ed una lunghissima discussione in consiglio, sfociata nell’approvazione del documento con i soli voti della maggioranza.
Sempre con i voti della maggioranza è stato approvato un ordine del giorno, presentato dai consiglieri di “gente per santa” Vera Cattoni e Mario Sacco, che impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare l’autorità per l’energia elettrica e il gas ad emanare le direttive per il ricalcolo della tariffa idrica, decurtata della remunerazione del capitae investito, con l’obiettivo di far rispettare gli esiti del referendum del giugno 2011. L’ordine del giorno sarà ora trasmesso agli altri comuni della Provincia, alla stessa provincia di Genova e alla Regione Liguria, con l’invito ad approvare altri analoghi documenti.