Padre Armanino ha scritto dal Niger per raccontarci la storia di Linda

NIGER – La guerra nel Nord Kivu dura ormai da anni. Non finirà finché si scavano i metalli pregiati da vendere alle compagnie diventura.E’molto meglio che i controlli dello stato si allentino e le milizie facciano il gioco di chi le paga.Sono metalli preziosi per i telefonini e gli altri strumenti di comunicazione nel villaggio globale.Si usano per l’energia pulita dove ancora servono le mani sporche.La guerra non finisce mai.Linda si sposa allora per convenienza con un militare del contingente nigerino delle Nazioni Unite .Già attempato le dice di avere una moglie in patria.Così nel 2006 si sposano nel Congo secondo la ‘Sharia’, la legge islamica.Hanno un figlio e Linda lo segue per andarsene dalla guerra e dal passato.Si converte per finta alla fede islamica e raggiunge Niamey.Linda ha allora 23 anni e i suoi genitori fuggono poco dopo in Uganda per lo stesso motivo. Linda si accorge subito che accanto a lei ci sono altre 3 mogli.Lei è la più giovane e l’anno seguente nasce la bimba come suo secondo figlio.Linda si era portata la bibbia dal Congo.Di nascosto la legge e prega il Dio che aveva lasciato in guerra al suo paese.All’inizio del Ramadan di quest’anno suo marito la sorprende leggendo il vangelo.Le chiede di fare il digiuno con la sua famiglia.Linda rifiuta il destino già scritto.Per questo suo marito con 16 figli e tre mogli le scrive la lettera di ripudio.

Niamey il 26 luglio 2012

Attestazione di divorzio

Il sottoscritto, capitano Djibo Gamatché, pensionato al quartiere Camping di Yantala (Niamey), riconosce di aver accettato il divorzio domandato dalla sua sposa Linda (Zainab).

L’interessata sostiene di voler rinunciare alla religione musulmana per essere cristiana;questa scelta era invece stata posta come condizione prealabile per la celebrazione del matrimonio celebrato il 7 di agosto del 2006 a Butembo, Nord Kivu, nella moschea della città.

In conseguenza di ciò mi sento obbligato, secondo la religione islamica, a cessare il vincolo coniugale con una cristiana.Lei è dunque la sola responsabile di questa separazione.

In forza di questo, la presente attestazione è rilasciata per servire agli usi consentiti.

Mr.Djibo Gamatché Linda Musekwa

Linda non vuole tornare nel Nord Kivu perché la guerra continua ancora.Così come il Ramadan a Niamey e nel mondo.Linda ora abita presso una famiglia di rifugiati che l’accolgono come una donna.Il mattino presto in città si rincorrono le voci delle preghiere con gli altoparlanti.La sera si stendono le stuoie come panni accanto alle moschee o lungo le strade per la preghiera.Poi si mangia insieme e si resta a tavola fino a tardi.Il pomeriggio è lungo e allora una parte di questo passa dormendo dove e come si può. Per dimenticare la fame e la sete che si insinuano senza orari prestabiliti sulle labbra e nello spirito.Linda non vuole tornare in Congo perché è stanca della guerre. E’scappata da una guerra nel Nord Kivu per trovarne un atto di ripudio a Niamey. Lo stesso ha fatto Franklin Weah, liberiano.Ha fuggito la fragile pace dopo la guerra civile nel 2005 in Liberia.Parte per giocare al calcio come George Weah poi diventato famoso.Lui era nato a West Point di Monrovia che è un quartiere di latta dove si rifugiano i ladri e i pescatori.Il grande Weah ha vinto il pallone d’oro nel 1995 e si è presentato come candidato alle presidenziali 10 anni dopo.L’altro Weah invece ha tentato di raggiungere Lampedusa dalla Libia. Per un gioco dei venti del destino la sua barca si è invece trovata nelle acque territoriali di Malta.Lui e gli altri sono stati respinti ancora prima di approdare.Gli altri mesi li ha passati in un campo di detenzione libico.La guerra gli ha precluso ogni altra attività che non fosse la fuga verso il Niger.Weah ha 33 anni e vorrebbe continuare a vivere senza ripudio. Si trova a Niamey per il Ramadan e non sa leggere il francese.I suoi documenti invece sono rimasti scritti nel mare.