CITTA’ DEL VATICANO – Come ha ricordato Benedetto XVI all’Angelus, ieri ricorreva la 99^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Il tema scelto dal Papa quest’anno è: “Migranti: pellegrinaggio di fede e di speranza”. Il Pontefice ha ricordato il dovere di accogliere e integrare i nuovi arrivati nelle comunità civili ed ecclesiali riconoscendo i valori di cui essi sono portatori. In precedenza, il Papa ha celebrato la Messa e ha battezzato venti bambini nella Cappella Sistina. In una società che considera fuori tempo credere in Gesù – ha sottolineato – la fede apre all’abbraccio di Dio. Dio viene visto come il limite della nostra libertà, un limite da eliminare affinché l’uomo possa essere totalmente se stesso. Sull’onda di questa mentalità – ha avvertito il Papa – vi può essere anche tra i cristiani il rischio di intendere il rapporto con Gesù come limitante. Di fronte a tutto questo Benedetto XVI ha spiegato che il rapporto col Signore significa la libertà di uscire da se stessi e di amare. Poi il pensiero è andato ai battesimi del giorno: Ho avuto la gioia di battezzare un folto gruppo di bambini che sono nati negli ultimi tre o quattro mesi. In questo momento vorrei estendere la mia preghiera e la mia benedizione a tutti i neonati; ma soprattutto invitare tutti a fare memoria del nostro Battesimo, di quella rinascita spirituale che ci ha aperto la via della vita eterna.
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